MISENO

Multipurpose Ital-GovSatCom application Services for Emerging user Needs and Objectives

Si inquadra nell’ambito del Piano Strategico ‘Space Economy’ ed in particolare in quello del programma “Mirror GovSatCom” volto alla realizzazione di un sistema di telecomunicazione satellitare geostazionario per usi istituzionali, ma esteso ad usi civili, e le cui principali caratteristiche innovative sono:

  • Comunicazione sicura ed affidabile
  • Alta disponibilità e scalabilità (pooling and sharing)
  • Copertura a spot riconfigurabili, con particolare focus sul Mar Mediterraneo
  • Utenza caratterizzata da:
    • Localizzazione Fissa (Fixed Communication/VSAT)
    • Mobilità (Communication on The Move – COTM)
    • Rilocabilità (Communication on The Pause – COTP)

Facendo leva su queste direttrici e sulle caratteristiche del sistema Ital-GovSatCom, il sottosistema “MISENO” si prefigge di realizzare una Piattaforma di Servizi Applicativi Polivalenti.

Il contesto di riferimento del progetto

Le componenti applicative del progetto MISENO saranno rese disponibili da un Centro Servizi, che si avvarrà di una infrastruttura fissa (dedicata alla raccolta di tutti i dati telerilevati ed ai servizi di Osservazione della Terra) e di una mobile (dedicata ai rilievi in campo ed al supporto logistico-operativo degli utenti in azione) per supportare – attraverso i servizi di SATCOM messi a disposizione dal nuovo satellite geostazionario, la gestione di situazioni di Emergenza e Criticità sul territorio, partendo da scenari di particolare interesse per la Regione Campania.

La presente proposta nasce dalla necessità (sottolineata nel documento della UE “Satellite Communication to support EU Security Policies and Infrastructures – Final report”) di aumentare le collaborazioni tra le diverse comunità di utenti quando intervengono contemporaneamente (protezione civile, aiuti umanitari, forze di sicurezza e di difesa, ONG,  ….) in situazioni di emergenza.

Negli ultimi anni c’è stata molta enfasi sulla disponibilità di tecnologie innovative ed integrabili, in risposta ai disastri derivanti da attacchi terroristici, ma è stata posta meno l’attenzione sulle emergenze naturali o su altre situazioni di criticità territoriale sia antropiche che naturali.

La funzione dei servizi di protezione civile sta rapidamente evolvendo, accompagnata da una crescente richiesta di alta velocità garantita dalle comunicazioni satellitari (tra ad es. vigili del fuoco, sicurezza, polizia, …) ed anche di una crescente interoperabilità tra i primi soccorritori.

Oltre alla necessità che queste comunicazioni siano sempre più resilienti ed affidabili, la questione di poter funzionare dovunque ed in qualsiasi momento è divenuta cruciale.

A tal proposito, alcuni paesi dell’UE hanno già preso iniziative. Ad esempio, il progetto franco-italiano ATHENA-FIDUS risponde a queste esigenze con velocità di trasmissione dei dati molto elevate (circa 3 Gbits/s). Esso utilizzerà tecnologie civili all’avanguardia per l’accesso ad Internet a banda larga.

Un aspetto particolarmente sentito in Italia, ed in particolare sul territorio della Regione Campania, è relativo alla distribuzione di squadre / gruppi di protezione civile in caso di disastri naturali o artificiali.

In entrambe le situazioni (disastri naturali o provocati dall’uomo), le SATCOM sono fondamentali: le reti terrestri sono spesso distrutte e ciò può addirittura aggravare l’emergenza stessa. I team di Protezione Civile devono utilizzare sistemi SATCOM facilmente trasportabili e di utilizzo universale.

A titolo di esempio, il Regno Unito ha aumentato la sua attenzione sulle SATCOM dopo le inondazioni del 2007, costate al paese circa 3 miliardi di sterline che hanno privato numerose famiglie ed imprese delle comunicazioni terrestri.

Un importante impiego delle SATCOM è stato necessario all’indomani dei terremoti ad Haiti e Fukushima (Giappone), così come in un gran numero di incendi in Europa, al fine di coordinare gli sforzi di ricerca e salvataggio.

Proprio a proposito delle attività di spegnimento incendi e contrasto al fenomeno denominato “terra dei fuochi”, la Regione Campania, tramite la società controllata SMA, ha sperimentato con la collaborazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, un sistema di telecomunicazioni satellitari di facile utilizzo, integrato con reti TLC e sensori di terra.

Gli stakeholder della Protezione Civile che operano durante una crisi devono rapidamente puntare e mettere in esercizio terminali satellitari TLC in grado di costruire una rete locale sul teatro delle operazioni. Analoghe considerazioni possono essere fatte per le ambulanze di soccorso in caso di incidente locale o regionale.

Gli scenari applicativi del progetto

La presente proposta progettuale mira a realizzare attività di Ricerca Industriale e Sviluppo Sostenibile finalizzate alla progettazione ed allo sviluppo di una Piattaforma Applicativa integrata, sostenibile e smart, in grado di garantire – in modo permanente e rapido – una risposta efficace alla gestione di emergenze sul territorio, prive di una adeguata copertura per le comunicazioni e lo scambio di informazioni e dati.

Come Sistema pilota si partirà dai servizi “antincendio”, di “protezione civile” e di “salvataggio” in ambito regionale, grazie alle esperienze già effettuate in Campania e tenendo conto delle necessarie integrazioni con i servizi e le facilities già disponibili sul territorio, come le sale regionali delle emergenze, i sistemi DSS, le reti agrometeorologiche ed antincendio regionali, il sistema CAP dei VVF.

Si prevede che le attività dimostrative del Sistema pilota coinvolgano un ampio gruppo di parti interessate come protezione civile, vigili del fuoco, corpi medici ma anche altre autorità locali.

Oltre allo scenario di caduta delle reti TLC in caso di calamità, va osservato che le SATCOM (utilizzate principalmente come backup per la rete Tetra in molti Stati membri) potrebbero essere utilizzate anche come un importante collegamento di comunicazione in alcune aree remote all’interno di molte regioni dell’UE.

Ad esempio nella Regione Campania diverse aree montane, particolarmente interessate dal fenomeno incendi, non sono coperte dalle reti mobili 3G/4G..

Il proponente capofila è la MAPSAT srl che, si avvarrà dei seguenti partners i quali comporranno il team attuatore:

  • Soft S.r.l.
  • ETT S.p.A.
  • Tecno-In S.p.A.
  • MEDINOK S.p.A.

Il team di progetto si avvarrà, inoltre, delle consulenze qualificate del DAC (Distretto Aerospaziale della Campania), di ALI (Aerospace Laboratory for Innovative components) e di SAM (Società Aerospaziale Mediterranea). In particolare, DAC supporterà MAPSAT nella direzione tecnico-scientifica del Progetto e nelle azioni di collegamento con l’utenza istituzionale, garantendo il monitoraggio continuo dello sviluppo e dell’avanzamento della readiness tecnologica.