DISTRETTO AEROSPAZIALE DELLA CAMPANIA-DAC: MODELLO DI COMPETITIVITA’ CHE PUNTA AD INTERNAZIONALIZZARE, MODELLO DI SVILUPPO CHE PREMIA LA RETE

Sviluppo di configurazioni, materiali innovativi e relative tecnologie di lavorazione, sistemi di produzione e sistemi di bordo, comunicazioni e sistemi per la difesa, di propulsione ed efficienza energetica, tecnologie per lo spazio, Health management e manutenzione di strutture e sistemi. Sono alcune delle traiettorie tecnologiche sulle quali si realizzano progetti di sviluppo per vincere la sfida della competitività nel settore dell’Aerospazio, uno dei più promettenti. Le priorità che guidano lo sviluppo territoriale sono state individuate nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3) della Regione Campania che il Distretto Aerospaziale della Campania -DAC ha contribuito a indentificare.

Da sempre in prima linea per la Smart Specialization Strategy (RIS3), il Distretto opera per facilitare l’incontro tra l’innovazione e l’impresa, per attivare nuovi progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico, per competere sui mercati nazionali e internazionali e per costruire proposte utili alle imprese da candidare attraverso bandi regionali, nazionali ed europei.

“Con il Distretto Aerospaziale– spiega Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania- ci presentiamo compatti agli appuntamenti che richiedono progettualità innovativa. L’obiettivo è continuare a fare squadra, rafforzarla, mettendo in primo piano le diverse competenze che formano la nostra compagine e rafforzando i partenariati”.

Il DAC, infatti, persegue tutti i suoi obiettivi in un’ottica meta distrettuale. È uno dei soci fondatori del Cluster Tecnologico Nazionale dell’Aerospazio (CTNA). Ha implementato, inoltre, importanti azioni per assicurare il suo coinvolgimento nelle più prestigiose piattaforme aerospaziali nazionali ed internazionali, quali: l’ACARE Italia, il network EACP, Spazio SPIN-it.

“Un sistema di eccellenza –prosegue il Presidente del DACdeve avere nodi o attori che sono interconnessi tra loro e una politica di sviluppo del territorio lungimirante. Uno degli elementi per competere è evitare la dispersione delle risorse, condividendo obiettivi a livello regionale, nazionale e internazionale. Ed è proprio questo il modello sul quale siamo tutti impegnati per creare nuove opportunità di sviluppo”.

Per mettere a sistema questa grande mole di potenzialità e realizzare una strategia di sviluppo tecnologico di lunga durata, il DAC si è dotato dell’elaborato tecnico scientifico Paestum(Piano Aerospaziale Strategico Territoriale Ubi Maior), realizzato dal Comitato tecnico operativo, organo statutario del distretto. Il documento, che individua il Distretto come attrattore locale e internazionale, analizza i punti di forza e di debolezza del comparto, nello scenario attuale e futuro, e individua gli obiettivi da raggiungere. Il tutto sintetizzato in 10 Pillars strategici regionali.

“Abbiamo così strutturato una strategia con la quale intendiamo costruire un futuro sostenibile per il comparto – continua Carrino– in coerenza con i programmi regionali, nazionali ed europei e valutando l’intersezione e le interazioni possibili con progetti e proposte esistenti.I risultati fin qui raggiunti testimoniano il valore della qualità progettuale che il Distretto ha saputo mettere in campo. I progetti approvati, infatti, sul totale di quelli presentati e valutati con successo, hanno una percentuale dell’87.5%. Anche la reputazione di cui gode il DAC a livello europeo, nell’ambito del Cluster internazionale per l’aerospazio, è molto alta. E’ un risultato che premia il lavoro di squadra, le competenze professionali ed il know how specialistico”.

Tra le principali iniziative portate avanti dal Distretto c’è il “Catalogo delle competenze e capacità”per mappare il patrimonio di conoscenze tecnologiche delle aziende del settore aerospaziale e potenziare l’offerta sui mercati internazionali.Si tratta di un modello ideato per la prima volta nella storia dell’industria aerospaziale della Campania e realizzato attraverso una “Competence Survey”, focalizzando l’attività di rilevazione in tre aree principali, “Aeronautica”, “Spazio” e “Difesa”.

Si tratta di un lavoro di grandissimo valore che permette di presentarci sui mercati internazionali con un’offerta chiara e dettagliata –conclude Carrino

I risultati dell’attività di mappatura hanno consentito non solo di avere piena contezza delle competenze espresse dalle nostre aziende ma anche delle tecnologie abilitanti delle quali necessitano. Emerge una filiera industriale capace di competere con qualità in tutte le aree dell’aerospazio: aviazione commerciale, aviazione generale, spazio e difesa, manutenzione e trasformazione, studi precompetitivi e test con facility uniche a livello mondiale”.